Trasparenza costo atti

TRASPARENZA E METODOLOGIA DEL COSTO DEGLI ATTI

 Bisogna imparare a leggere nel dettaglio il costo complessivo di un atto notarile, troppo spesso ingente per le disponibilità del cliente.

Il costo di un atto prevede una pluralità di voci che in parte si riferiscono al ruolo di sostituto di imposta del Notaio (tasse che vanno versate al Notaio per lo Stato) ed in parte attengono agli onorari propri del Notaio; il tutto può essere schematicamente riassunto nel seguente modo:

  • ANTICIPAZIONI: sono tutte quelle spese che riguardano imposte, tributi, bollo, diritti camerali, volture catastali, trascrizioni, tassa archivio;
  • ONORARI NOTARILI: competenza del Notaio, diritti, Cassa Nazionale del Notariato, spese di gestione dello studio;
  • TASSE: IVA sugli onorari notarili.

Esemplificando un atto di “acquisto prima casa” del valore di 100.000,00 euro tra privati ( il cui costo complessivo per il cliente ammonta a 3.276,00 euro), l’analisi delle voci è la seguente:

  • ONORARIO             900   euro
  • IVA al 22%               198    euro
  • ANTICIPAZIONI   2.402 euro
    _____________________

                   TOTALE        3.500 euro

Presumendo una incidenza media di circa il 50% di imposte dirette proprie del professionista, il Notaio avrà guadagnato circa 450 euro netti, a fronte di una spesa complessiva dell’utente di 3.500 euro.

Senza alcun costo per la Pubblica Amministrazione ( i Notai non percepiscono “agio” per l’incasso delle imposte e tasse, che avviene a loro rischio e pericolo, in quanto sostituti di imposta) la categoria notarile versa allo stato circa 6 miliardi di euro di tasse relative agli atti ricevuti (media degli ultimi tre anni), pari a quasi mezzo punto del P.I.L. nazionale.

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